Le Piante spontanee siciliane in cucina

Guida al loro riconoscimento ed utilizzazione

 

Le piante di interesse culinario

 

Alloro, prezzemolo, basilico, rosmarino, aglio, cipolla, etc. sono alcune delle erbe, aromatiche, note a tutti e largamente usate in cucina. Tralasciandole volutamente, perché arcinote a tutti, in questa sede si vuole focalizzare l'attenzione e l'interesse a quelle piante selvatiche spontanee note e meno note, il cui impiego in cucina può rappresentare un modo diverso di preparazione dei pasti ed al contempo essere propositivi ai nostri familiari sempre stanchi e critici per "la solita minestra". Se le stesse vivande, diversamente, sono proposte agli eventuali ospiti queste per la loro semplicità possono pure sorprendere, incuriosire e quindi dare modo di apprezzare qualcosa che forse non avevano attenzionato abbastanza... Qualche consiglio appare quindi necessario. Le piante selvatiche spontanee vanno raccolte in aree idonee e non presso eventuali scarichi fognari e in vicinanza di acque stagnanti luride, non vanno raccolte nelle discariche di sfabbricidi e in tutte le zone ove ci sono discariche incontrollate, potenzialmente inquinate.

La preparazione di una zuppa di verdure o altro deve essere un piacere che inizia con la ricerca in campo, continua con la raccolta selezionando le piante più belle, poi si procede alla loro certosina pulizia nell'acqua corrente, quindi si passa alla cottura ed alfine si gustano nel desco familiare. Siccome le erbe sono tante, alcune buone, altre cattive e di brutto sapore, altre ancora indifferenti e molte anche velenose o tossiche, la prima accortezza che bisogna seguire è il loro esatto riconoscimento e per le piante di interesse culinario questa piccola Guida vuole essere un

vademecum, in grado di contribuire sia per il riconoscimento che per il loro impiego in cucina. Le notizie botaniche di identificazione delle diverse specie, sono ridotte all'essenziale, perché si prescinde che coloro che si cimentano in preparazioni culinarie siano un pò edotti sulle specie di erbe selvatiche più diffuse; per i neofiti quindi si consiglia di consultare i testi botanici specialistici per prendere una maggiore dimestichezza col mondo vegetale

e con le specie che ci interessano. In ultimo a queste notizie preliminari non appare fuori luogo tenere in considerazione se le aree ove raccogliamo le piante siano protette o meno (aree a riserva naturale o aree a parco) e quindi soggette a specifici regolamenti. Le piante spontanee vanno raccolte con parsimonia e non a rastrello, avendo rispetto a non sradicare le piante pluriennali e non calpestare più del dovuto il terreno ove esse crescono.

Tutte le piante, e quelle selvatiche in particolare, hanno "un certo non so che" che le differenzia dalle consorelle coltivate, forse perché detentrici dei sapori e dei gusti propri della specie in questione, un sapore magari il più delle volte "rude", ma certamente naturale, così come Madre Natura le ha create.
Il mondo delle piante è il mondo della vita dell'uomo.


 

redazione

 

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