I GRANDI ALBERI DI SICILIA

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GLI ALBERI MONUMENTALI NEL CONTESTO DEL PAESAGGIO VEGETALE SICILIANO
 

IL PAESAGGIO DELLE COLTURE ARBOREE TRADIZIONALI


Il paesaggio del bosco misto di rovere e agrifoglio


La rovere (Quercus petraea subsp. austrotyrrhenica) è una delle querce più longeve e maestose del paesaggio siciliano, capace di raggiungere dimensioni talora ragguardevoli. Il robusto e diritto tronco, rivestito da una scorza grigio-brunastra, rugosa e solcata longitudinalmente, sorregge una chioma largamente obovoide che tende ad espandersi verso l'alto.
Si distingue dalla più comune roverella per le foglie ed i rametti glabri e le ghiande senza peduncolo. Il legno è molto pregiato e trova impiego per travature, parquetes, mobili, doghe per botti e tini e nelle costruzioni navali: anche le celebri caravelle con le quali Cristoforo Colombo raggiunse l'America erano costruite con il legno di questa specie.
Diffusa in gran parte dell'Europa centrale e sudorientale, in Italia è comune sulle pendici collinari e submontane delle Alpi e degli Appennini.
In Sicilia la rovere è presente soprattutto nel territorio del Parco delle Madonie e, in maniera più sporadica, in quello del Parco dei Nebrodi.
Sulle Madonie, in particolare, dà luogo ad uno dei più stupendi paesaggi vegetali delle nostre montagne. Si tratta, infatti, di una singolare espressione di vegetazione forestale di tipo relittuale e di notevole interesse geobotanico, insediata sulle quarzareniti del Flysch Numidico, nell'ambito della fascia altimetrica compresa tra 1.100 e 1.500 m s.l.m.
Bosco misto di rovere ed agrifoglio in contrada pomieri (Madonie)Questo tipo di bosco, esteso su un'area di circa 600 ettari, è fisionomizzato nel piano dominante dai slanciati fusti dell'endemica rovere meridionale, cui si associano l'acero d'Ungheria (Acer obtusatum), l'acero campestre e, marginalmente, l'acero trilobo (A. monspessulanum), il ciavardello e l'olmo montano. Nei tratti più freschi e alle quote più elevate sono presenti anche specie della fascia vegetazionale soprastante come il faggio (Fagus sylvatica) e l'acero montano. Il piano dominato è co
stituito, invece, prevalentemente dall'agrifoglio che trova nell'ambito di questa cenosi le condizioni ottimali di crescita, formando un denso ed intricato sottobosco interrotto da individui di melo selvatico (Malus sylvestris), biancospino di Sicilia (Crataegus laciniata), prugnolo, berretta da prete (Euonymus europaeus), falso pepe montano, spinocervino (Rhamnus catartica) e pungitopo. Ai margini del bosco si rinviene copiosa la ginestra di Cupani (Genista cupanii), un arbusto endemico delle Madonie, formante caratteristici cuscinetti emisferici, alti da mezzo metro ad un metro.
Tra le entità erbacee, oltre all'aquilegia comune (Aquilegia vulgaris), specie caratteristica di questa vegetazione forestale, si ricordano alcune specie di interesse fitogeografico come la festuca dei querceti (Festuca drymeia), l'anemone dell'Appennino (Anemone apennina), il ciclamino napoletano (Cyclamen hederifolium), il ciclamino primaverile e la consolida di Gussone.
Sulle Madonie, gli aspetti migliori del bosco misto di rovere e agrifoglio, si riscontrano soprattutto nei fondovalle e nei versanti più freschi, interessati per quasi tutto l'anno dallo stazionamento di nebbie che agiscono sul clima locale regolandone gli eccessi e determinando, di conseguenza, un peculiare microclima di tipo temperato umido con marcato carattere subtropicale. In alcuni ambiti tale vegetazione assume caratteri di monumentalità per la diffusa presenza di individui plurisecolari di rovere, con circonferenza fino ad 8 metri e di circa 600-700 anni di età.
I nuclei più estesi di questa vegetazione ricadono nel territorio di Petralia Sottana, nelle località del Bosco Pomieri (Ph 19) e nelle sue immediate adiacenze (Contrada Canale, Portella di Maurigi, Piano di Farina, Contrada Marcato, Zotta Massaro, versante settentrionale di Pizzo di Fao). Nuclei residuali si rinvengono anche tra Cozzo Luminario e Pizzo Stefano ed in particolare a Piano Pomo in cui insistono cinque superbi gruppi di agrifoglio di dimensioni ragguardevoli.
Tra i diversi individui monumentali di rovere, si ricordano la rovere di Cozzo Pomeri, la rovere di contrada Pomeri e la rovere di Sempria (Petralia Sottana) che evidenziano circonferenze massime del fusto rispettivamente di 6,90 - 7,60 - 8,90 metri.

 

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