I GRANDI ALBERI DI SICILIA

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GLI ALBERI MONUMENTALI DELLA PROVINCIA DI PALERMO
 

ROVERELLA DI MACCHIA DELL'INFERNO

IDENTIFICAZIONE
Nome scientifico: Quercus congesta Presl
Famiglia: Fagaceae
Nome volgare: Roverella, Quercia congesta
Nome locale: Cerza, Uscigghiu

LOCALIZZAZIONE

Comune: Castelbuono (Palermo)
Località: contrada Macchia dell'Inferno, sopra "U Chiunu du Trippaturi"
Cartografia: I.G.M. Foglio N. 610 - Castelbuono C.T.R. Sezione N. 610050 - Isnello
Coordinate: 37°54'38,74" N - 14°03'20,41" E (4196334 N - 2436989 E)
Proprietà: demanio comunale
Accesso: dal demanio Forestale "Monticelli", verso U Chianu du Trippaturi" da cui ha inizio il sentiero che conduce all'esemplare

PARAMETRI STAZIONALI
Altitudine (m s.l.m.): 1.344
Esposizione: nord
Giacitura: moderatamente ripida
Substrato: calcareo
Contesto vegetazionale: margine superiore del bosco di querce caducifoglie mesofile
Zona tutela Parco: zona B del Parco delle Madonie

PRINCIPALI CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE

Struttura e portamento: monumentale esemplare dal tronco ragguardevole, interamente tappezzato nella parte nord-ovest da estese colonie di muschi, diviso in due grosse branche a circa 3 m dal suolo. La struttura della chioma risente sia dell'azione dei fulmini che dei tagli di diverse branche effettuati in passato, nell'ambito dell'attività di legnatico connessa all'esercizio degli usi civici. Pur tuttavia essa si presenta ancora oggi abbastanza armonica e sviluppata
Altezza (m): 12
Circonferenza massima del tronco (m): 10,40
Circonferenza dei tronco a 1,30 m dal suolo (m): 8,15
Ampiezza della chioma (m): 18,60 (N-S) X 18,50 (E-O)
Età stimata (anni): circa 1000

CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE
Stato vegetativo e sanitario: complessivamente discreto. Nella parte del tronco esposta a nord si riscontrano vasti attacchi di carie. La parte sommitale della branca principale è secca
Minacce: la presenza di specie del genere Pinus nelle adiacenze di questa pianta monumentale, oltre a incidere negativamente sul paesaggio, aumenta sensibilmente il rischio di potenziali incendi
Interventi proposti: interventi dendrochirurgici per il controllo delle carie, asportazione di rami secchi e sostituzione delle resinose con specie indigene
Note e curiosità: questa roverella é sicuramente la più grande o tra le più grandi d'Italia. Essa domina incontrastata un ampio paesaggio che spazia fino alla sommità dell'Etna. Può essere considerata la "sentinella della montagna" che ha osservato silenziosa, nel corso dei secoli, lo svolgersi delle vicende umane, soprattutto di Castelbuono, compreso la costruzione del trecentesco Castello dei Ventimiglia che costituisce l'emblema della cittadina madonita. Accanto a questo ragguardevole esemplare, figurano altre quattro roverelle di notevoli dimensioni, una delle quali possiede una cavità nel tronco che può contenere una persona. Un altro individuo, alto 15 m e di 4,75 m di circonferenza, si osserva lungo il sentiero, poco sopra "U Chianu du Trippaturi", toponimo che allude alla credenza secondo la quale durante le notti di luna piena vi si riuniscono le lepri ed altri animali selvatici
 

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