I GRANDI ALBERI DI SICILIA

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GLI ALBERI MONUMENTALI DELLA PROVINCIA DI PALERMO
 

ACERONE DELLE MADONIE

IDENTIFICAZIONE
Nome scientifico: Acer pseudoplatanus L.
Famiglia: Aceraceae
Nome volgare: Acero Montano
Nome locale: Prana

LOCALIZZAZIONE

Comune: Castelbuono (PA)
Località: tra Piano Ciminnita e pendici di Serra Circio
Cartografia: I.G.M. Foglio N. 610 - Castelbuono C.T.R. Sezione N. 610050 - (snello
Coordinate: 37°54'35,71" N -14°02'56,06" E (4196247 N - 2436393 E)
Proprietà: demanio comunale
Accesso: da Piano Sempria, percorrendo la pista in terra battuta verso Piano Imperiale e Piano Ciminnita. Quindi si segue il viottolo per Serra Circio

PARAMETRI STAZIONALI
Altitudine (m s.l.m.): 1.604
Esposizione: nord
Giacitura: poco inclinata
Substrato: litosuolo calcareo
Contesto vegetazionale: prateria montana, margine del faggeto
Protezione: zona A del Parco delle Madonie

PRINCIPALI CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE

Struttura e portamento: grande esemplare dal tronco robusto, diviso a 2,5 m dal suolo in due grosse branche che fanno Struttura e portamento: vetusto esemplare dalla grande ceppaia che ricopre un'ampia superficie irregolare di circa 19 m di circonferenza, comprendendo anche l'area di pertinenza delle grosse radici messe a nudo dall'erosione. Il fusto, leggermente avvitato in senso orario, è solcato da grosse costolature che lo segmentano in più parti tanto da dare l'impressione che possa essere il risultato di un antico aggregato di numerosi polloni. Le costolature trovano continuità nelle massicce radici che affondano nel substrato calcareo per assicurare un solido ancoraggio e un'adeguata stabilità al grande acero. Il fusto a 3,50 m dal suolo si divide in tre grossissime branche aventi rispettivamente la circonferenza di 3,30 m (ovest), 3,90 (nord) e 6,60 m (sud). Quest'ultima evidenzia un portamento assurgente e rappresenta l'ideale continuazione del fusto. Le lunghe ramificazioni sono spesso saldate tra loro in più punti, tramite innesto per approssimazione, in modo da resistere meglio alle sollecitazioni meccaniche. La chioma, tendenzialmente sferica, è molto sviluppata e copre una superficie di oltre 400 m2
Altezza (m): 20
Circonferenza massima del tronco (m): 16,40.
Circonferenza del tronco a 1,30 m dal suolo (m): 9,50
Ampiezza della chioma (m): 20 (N-S) x 21 (E-O)
Età stimata (anni): circa 900

CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE
Stato vegetativo e sanitario:
complessivamente buono. Si notano attacchi di carie alla base del fusto e nei punti di distacco di alcuni grossi rami
Minacce: nessun pericolo nel breve periodo
Interventi proposti: drenaggio sulla branca di sud-est per evitare ristagni d'acqua nel punto in cui essa si diparte dal fusto. Realizzazione di una staccionata protettiva in legno, per impedire l'ingresso di animali di grossa taglia e ridurre l'azione dei fenomeni erosivi

Note e curiosità: si tratta molto probabilmente dell'acero montano più grande di Sicilia e d'Italia che colpisce il visitatore, oltre che per le notevoli dimensioni, per l'armonia della sue forme. La pianta è localizzata sulla scarpata di sud-est di una dolina carsica da dove domina l'ampia vallata sottostante, in direzione dell'abitato di Pollina e del Mar Tirreno. Ad est spazia verso i Nebrodi, fino al Golfo di Capo d'Orlando. Osservando attentamente la base dell'esemplare, dove l'erosione ha scalzato le grosse radici, si ha l'impressione che l'attuale individuo si sia originato da una preesistente ceppaia che ha finito per "ammantare" con il notevole sviluppo. Nelle immediate adiacenze di quest'acero si notano quattro vetusti esemplari di biancospino di Sicilia
 

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