IDENTIFICAZIONE
Nome scientifico: Pistacia lentiscus L.
Famiglia: Anacardiaceae
Nome volgare: Lentisco
Nome locale: Ristincu
LOCALIZZAZIONE
Comune: Ragusa
Località: Contrada Gravina
Cartografia: I.G.M. Foglio N. 650-Marina di Ragusa. C.T.R. Sezione N. 650040 - Donnalucata
Coordinate: 36°46'32,21" N -14°35'33,69" E (4070054 N - 2483656 E)
Proprietà: demanio pubblico gestito dalla Provincia Regionale di Ragusa.
Accesso: dall'abitato di Marina di Ragusa si percorre la SP 63 fino al km 2
PARAMETRI STAZIONALI
Altitudine (m s.l.m.): 4
Esposizione: -
Giacitura: pianeggiante
Substrato: sabbioso.
Contesto vegetazionale: macchia mediterranea
Protezione: zona A della Riserva Naturale Speciale Biologica "Macchia Foresta del Fiume Irminio"
PRINCIPALI CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE
Struttura e portamento: si tratta di un gruppo costituito da diverse decine di esemplari di lentisco caratterizzati da fusti prostrati e contorti. Le ramificazioni dei singoli individui si compenetrano tra loro dando luogo ad una formazione vegetale, più o meno continua ed impenetrabile, nota come "Macchia-Foresta". Diversi sono gli individui con circonferenza del fusto prossima ai 90 cm, mentre quello più grande evidenzia un fusto inclinato in direzione sud-est, con una circonferenza a petto d'uomo di circa 1,20 m
Altezza (m): da 2,50 a 4,50
Circonferenza massima del tronco (m): 2,10
Circonferenza del tronco a 1,30 m dal suolo (m): 0,90 - 1,20 Ampiezza della chioma (m): non misurabile
Età stimata (anni): circa 200 anni
CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE Stato vegetativo e sanitario: da discreto a buono. Alcuni esemplari, tuttavia, evidenziano numerosi rami disseccati
Minacce: nessuna nel breve periodo. Il controllo adottato dall'Ente gestore della riserva è idoneo ad evitare possibili alterazioni del sistema dunale in cui ricade la pregevole espressione di macchia-foresta
Interventi proposti: nessuno
Note e curiosità: gli esemplari si trovano lungo il litorale sabbioso, compreso tra Marina di Ragusa e Donnalucata. La leggenda narra che la zona adiacente alla foce del Fiume Irminio sia stata abitata dal dio Mercurio. Plinio il Vecchio nel III libro "Naturalis Historia" fa risalire il nome del fiume da Ermete (hermes) che in latino significa Mercurio. Nell'ambito della formazione a prevalenza di lentisco si rinviene un vetusto esemplare policormico di fillirea (Phillyrea latifolia) costituito da tre fusti contorti, aventi una circonferenza al colletto di 3,50 mt
|