I GRANDI ALBERI DI SICILIA

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GLI ALBERI MONUMENTALI DELLA PROVINCIA DI RAGUSA
 

ROVERELLA DI MUTI

IDENTIFICAZIONE
Nome scientifico: Quercus amplifolia Guss.
Famiglia: Fagaceae
Nome volgare: Roverella, Quercia amplifolia
Nome locale: Cerza

LOCALIZZAZIONE
Comune: Chiaramonte Gulfi (RG)
Località: Muti
Cartografia: I.G.M. Foglio N. 645 - Vizzini. C.T.R. Sezione N. 645090 - Canalazzo
Coordinate: 37°03'49,8" N; 14°41'54,1" E (4101843 N;-2493122 E)
Proprietà: privata
Accesso: a monte della strada asfaltata per contrada Muti

PARAMETRI STAZIONALI
Altitudine (m s.l.m.):
450
Esposizione: -
Giacitura: pianeggiante
Substrato: calcareo marnoso
Contesto vegetazionale: ai margini dei coltivi a prevalenza di olivo Protezione: nessuna

PRINCIPALI CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE
Struttura e portamento:
possente quercia dal robusto tronco monocormico, inclinato verso la strada, con ritidoma fessurato longitudinalmente ed a costolature evidenti. A circa 2,50 m di altezza il fusto si divide in cinque grosse branche di primo ordine che si ramificano ulteriormente dando luogo ad una armonica architettura tentacolare, tanto che la pianta sembra assumere le sembianze di una piovra capovolta. La chioma, molto sviluppata, ha forma globosa, con rami bassi tendenzialmente orizzontali che sfiorano il suolo Altezza (m): 17,20
Circonferenza massima del tronco (m): 5,20
Circonferenza del tronco a 1,30 m dal suolo (m): 4,30
Ampiezza della chioma (m): 26 (N-S) x 24 (E-O)
Età stimata (anni): 300-400

CONDIZIONI DELL'ESEMPLARE
Stato vegetativo e sanitario:
complessivamente discreto. I fusti sono, per buona parte, attaccati da funghi agenti della carie Stato vegetativo e sanitario: nel complesso la pianta presenta un ottimo stato vegetativo e fitosanitario
Minacce: incendi per la vicinanza alla strada
Interventi proposti: asportazione di qualche ramo secco

Note e curiosità: a questa pianta è legata una curiosa leggenda dalla quale probabilmente potrebbe derivare il nome della contrada Muti. Si narra che un contadino, addormentatosi profondamente all'ombra della grande quercia, vide in sogno una luce abbagliante e udì una voce misteriosa che gli fece una profezia: se al tramonto del terzo giorno avesse scavato ai piedi dell'albero avrebbe rinvenuto una "truvatura", cioè un forziere di monete d'oro. L'unica condizione che la misteriosa fonte gli pose era di non confidarsi con nessuno. Tuttavia, l'uomo molto turbato, ne parlò alla moglie che lo invogliò a cercare subito il tesoro, per evitare che altre persone ne potessero venire a conoscenza. Quindi, scavarono invano per tutta la notte, fino a quando all'alba ricomparve la luce e i due contadini da quell'istante rimasero senza parola per tutta la vita. Per conservare questo stupendo esemplare, secondo quanto riferisce un vecchio contadino del luogo, è stato addirittura deviato il tracciato della strada per contrada Muti. L'aspetto del fusto sul lato nord-ovest è quello di un elefante. L'albero è uno dei punti più ambiti per foto di matrimonio

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