Superato il paese di Pioppo, a circa 1.800 metri dalle ultime case, un bivio a destra indica la direzione Partinico. Imboccando questa strada che attraversa terreni agricoli, per lo più adibiti a pascolo, si notano isolati lembi di lecceta naturale in netto contrasto col terreno circostante e senza quasi accorgercene ecco a sinistra un cancello verde con vicino un cartello indicante il complesso boscato "Renda-Aglisotto". E questa la meta del nostro viaggio. Subito dentro il cancello sia a destra che a sinistra si vedono sistemati diversi tavoli in legno con relative panche, seguendo la strada si arriva verso l'area parcheggio, oltre la quale si può proseguire soltanto a piedi. E un'area attrezzata molto piccola con pochi arredi tipici di questo tipo di aree, ma alquanto singolare. Ci troviamo in un rimboschimento di pini mediterranei intercalati a cipressi, lecci e aceri. La presenza del leccio è sicuramente naturale e sono questi gli alberi che ci raccontano la storia di questa zona, perché i tronchi contorti sono testimonianza di un ferreo attaccamento alla terra e delle vicissitudini climatiche.
Con le azioni di rimboschimento si sono messe a dimora anche pini delle canarie e di qualche pino nero, piante risultate adatte al sito. Molto singolare è la presenza di prugnoli nel sottobosco, come in nessun'altra area boscata del palermitano. Vicino alla zona adibita a parcheggio c'è una singolare fontanella e l'inizio di un percorso a piedi con indicazione verso Case Mirto e Valle Puma. Più in alto un'altra indicazione ci indica un sentiero verso Bosco Scalia e Rifugio Mannira, meta quest'ultima alquanto singolare e suggestiva. Dopo aver percorso un sentiero a mezza costa al confine coi terreni di privati ci si trova come dinanzi ad una caverna preistorica e forse proprio di questo si tratta.
Una roccia inclinata si è conformata quasi a formare un bivacco ed i forestali per rendere il luogo ancora più suggestivo vi hanno sistemato attorno una sorta di tetto in frasche sorretto da tronchi d'albero. Nell'antro di questa piccola caverna è stato sistemato un tavolo in legno, ove si possono riporre le eventuali vivande da consumare dopo una avvincente scarpinata.
La zona non è molto frequentata, perché il grosso del pubblico si reca a Casaboli ma rappresenta una meta d'obbligo per i gruppi scouts e per gli estimatori della natura che non amano i luoghi affollati. In tale area si può quindi apprezzare la tranquillità e godere di un sano e rilassante riposo, sia fisico che psicologico, a contatto nella Natura di casa nostra.
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