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Vini di Sicilia

  

  I  Vitigni presenti in Sicilia

 

 

Cabernet Sauvignon

 

I Cabernets hanno un’origine assai antica ma incerta come zona geografica. Il Cabernet sarebbe l’antico ceppo della Biturica che si è conservata a Bordeaux anche con il sinonimo di “Vidure” (tale termine deriva dalla contrazione di “vigne dure” e starebbe ad indicare la durezza del tralcio).

Plinio nel 71 DC, riferisce che a Bordeaux esistevano vigneti piantati dalla tribù dei Biturigi e quindi la vite coltivata fu chiamata “Vitis Biturica”; Columella sostiene che la “Vitis Biturica” altro non era che la “Balisca” varietà proveniente dall’Epiro; sarebbe Durazzo, in Albania il luogo d’origine della Balisca. Dalla Balisca dovrebbe discendere la famiglia varietale dei Carmenères o Carmenets, comprendente il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc, il Merlot, il Petit Verdot. Columella sapeva che diverse province romane dell’Iberia (Spagna) coltivavano la Balisca ed in particolare anche nella Rioja, assai vicina alla zona di Bordeaux, che avrebbe esportato la varietà ancestrale in Gironda.


 Vitigno di origine francese e particolarmente del bordolese.
Il suo arrivo in Italia pare essere avvenuto verso i primi anni dell'ottocento
in provincia di Alessandria.
In Francia è il vitigno che gode del maggior prestigio mentre in Italia, è meno diffuso a causa della sua minor produttività rispetto al Cabernet Franc.
Ultimamente, tuttavia, si sta sempre piu' diffondendo per diverse ragioni.
Da un lato risulta piu' fine del Cabernet Franc per via del suo sentore
erbaceo piu' delicato rispetto al compagno bordolese.
In secondo luogo, il gusto ed il mercato attuale, sempre piu' tendono a
privilegiare, a torto o a ragione, i citati vitigni internazionali per il taglio con gli autoctoni o per la vinificazione in purezza. Inoltre, le caratteristiche del vitigno, ne permettono la coltivazione in quasi la totalità delle nostre regioni (oltre che in numerosi altri paesi e continenti).
Ha grappolo medio piccolo con un'ala spesso evidente, abbastanza compatto.
L'acino ha buccia molto resistente, di colore blu-nero con sfumatore violacee, molto pruinosa. La vigoria è buona, la produttività media e costante.Di solito è vendemmiato intorno alla rima metà di ottobre.
 

Descrizione Ampelografica


Germoglio 10- 30 cm
Apice espanso, cotonoso, bianco – giallastro con intense sfumature rosato vinose.
Foglioline apicali:
Spiegate, lanugginose e rosa – vinose la prima e la seconda, aracnoidea e bronzata la terza, superiormente; lanugginose cotonose e biancastre inferiormente, con tomento che via via dirada; pentalobate e dalla seconda in poi, con seni profondi e sempre chiusi.
Foglioline basali:
Spiegate, aracnoidee sulla pagina superiore, leggermente lanugginose su quella inferiore; pentalobate e con seni chiusi
Asse del germoglio curvo, verde, leggermente bronzato alla base, aracnoideo.

 

Foglia adulta
Di media grandezza, pentagonale, pentalobata, con i cinque seni chiusi e i bordi sovrapposti; pagina superiore glabra, di colore verde scuro, opaca; pagina inferiore aracnoidea e di colore verde chiaro; lembo piegato a coppa, lobi leggermente contorti.

Grappolo
Piccolo (lungo 14 cm), cilindro – piramidale, spesso con un’ala molto pronunciata, un po’ compatto; peduncolo visibile, semilegnoso, grosso, verde la parte non lignificata.
Acino medio (diametro 13,5 mm), sferoide, ombelico persistente; buccia spessa, consistente e molto pruinosa, di colore blu-nero; polpa un po’ carnosa, di sapore dolce e leggermente erbaceo. Vinaccioli 2–3 per acino, piriformi con becco grosso, di media grandezza.


 

 

Attitudini Agronomiche


Caratteri generali

 

Vigoria

ottima.

Produzione

medio-bassa, costante; in terreni fertili o su soggetti troppo vigorosi non produce bene.

Produzione del 1° germoglio fruttifero

sul 1° nodo, anche le gemme di corona sono fertili.

Infiorescenze per germoglio

2

Fertilità delle femminelle

scarsa.

Potatura

Si adatta sia alla potatura mista (guyot) che a quella corta (cordone speronato). Da preferire il cordone speronato per l’uniformità di maturazione dell’uva.

Affinità d’innesto

compatibile con i portainnesti più diffusi in uso in Sicilia.


Suscettibilità alle avversità
Il vitigno è mediamente sensibile alla Peronospora, resistente alla botrite e sensibile all’oidio; la varietà può risultare sensibile al disseccamento del rachide pertanto è necessario un controllo del rapporto K/Mg nel suolo.

 

 

DOC in cui è prevista la Specificazione del Vitigno

 

  “Monreale”
 “Alcamo”
“Contea di Sclafani”
“Contessa Entellina”
“Delia Nivolelli”
“Menfi”
“Sambuca di Sicilia”
“Sciacca”

 

Campi  in cui è presente il Vitigno

 1 “Virzì” Monreale (PA)
2 “Piraino” Alcamo (TP)
3 “Contessa” Riesi (CL)
4 “S. Michele” S. Venerina (CT)
5 “Desisa” Grisì-Monreale (PA)
6 “Balletto” Grisì-Monreale (PA)
8 “Belicello” Castelvetrano (TP)
9 “Biesina” Marsala (TP)
10 “Roano” Grisì-Monreale (PA)
12 “Buccellato” Scoglitti (RG)
13 “Bastonaca” Vittoria (RG)
14 “Nanfro” Caltagirone (CT)
15 “Marchesa” Castiglione di Sicilia (CT)
16 “Capparina” Menfi (AG)
17 “Contuberna” S. Stefano di Quisquina (AG)
18 “Rocca Grande” S. Margherita Belice (AG)
19 “Risinata” Sambuca di Sicilia (AG)
20 “Donna Superiore” Ribera (AG)
21 “Stoccatello” Menfi (AG)
24 “Colli” Buseto Palizzolo (TP)

 

 

Fonte: Istituto Regionale della Vite e del Vino
 

I Vini da Vitigni

Cabernet Sauvignon

 

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