Secondo la leggenda fu il ciclope Bronte, figlio di Nettuno, a fondare la città. Rinvenimenti di cellette funebri dell'VIII secolo a.C., fanno pensare che i primi abitatori della zona furono i Siculi, stanziatisi sul monte Bolo. Gli scavi archeologici confermano anche che in epoche successive vi furono insediamenti siracusani, cartaginesi e romani. Già citato nel Medioevo come un semplice casale, fu a lungo possesso del Monastero di Maniace. Nel 1520, per decreto di Carlo V, vi si raccolsero gli abitanti dei numerosi borghi circostanti e si formò il borgo. Bronte fu successivamente assegnato da Ferdinando II all'Ospedale Grande di Palermo. Nel 1799 Ferdinando IV lo concesse in perpetuo, col titolo di ducato, all'ammiraglio Nelson e ai suoi discendenti, quale compenso per i servizi resigli durante la rivoluzione di Napoli. Dai Nelson, verso la fine del secolo scorso, il titolo passò al generale Bridport. Bronte è rimasta, ancora oggi, argomento di polemiche storiche per la rivolta popolare del 1860, quando la città divenne teatro di scontri e rivolte, che videro l'eccidio dei cosiddetti "cappelli", ossia di quei cittadini più agiati, per mano degli stessi concittadini. Fu in quell'occasione che Garibaldi mandò a Bronte Nino Bixio per sedare il tumulto. Il 9 agosto di quell'anno i condannati furono fucilati davanti al popolo brontese. L'evento è rimasto noto come "i fatti di Bronte". A Bronte nacque il filosofo e giurista Nicola Spedalieri (1740-1795). Oggi la cittadina è il principale centro siciliano per la produzione di pistacchi, di cui si fa attivo commercio. Attiva è anche la coltivazione di mandorle, agrumi, uva, cereali e legumi. Estesi sono i boschi, i prati ed i pascoli permanenti che favoriscono l'allevamento. L'industria è presente con aziende operanti nei settori del legno, dei materiali da costruzione, dell'abbigliamento e della trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici. In notevole sviluppo è il turismo.
Economia:
-Prodotti agricoli: pistacchi (per la cui produzione è il principale centro siciliano), mandorle, agrumi, uva da vino, cereali, legumi. -Allevamenti: ovini, bovini, caprini. -Industrie ed Imprese: fabbriche di abbigliamento, aziende enologiche, industrie di trasformazione di prodotti agricoli e zootecnici, fabbriche di materiali da costruzione, segherie.
Beni monumentali:
Le varie chiese monumentali, costruite tra i primi decenni del '500 e la prima metà del secolo seguente, si presentano nelle semplici e classicheggianti forme del tardo Rinascimento siciliano: così la Chiesa di San Giovanni, la Matrice della Santissima Trinità (che conserva un pregevolissimo crocifisso ligneo del '500) e la Chiesa dell'Annunziata (del 1535, custodisce al suo interno una Annunciazione gaginesca). Più rimaneggiate nel periodo barocco sono le Chiese del Sacro Cuore e del Rosario, con pregevoli decorazioni del '700. Del '700 anche vari palazzi tra cui il Collegio Capizzi, con una facciata estremamente tipica per forme e decorazioni. Da annoverare tra i monumenti del patrimonio brontese è il Castello di Nelson, che, pur trovandosi in territorio di Maniace, è di proprietà del comune di Bronte. Oggi il Castello, situato all'interno di un rigoglioso parco che ospita, nel museo all'aperto, opere in pietra lavica,racchiude la Chiesetta Normanna di Santa Maria di Maniace, dove è conservata, insieme al trittico gotico, la preziosa icona bizantina della Madonna del XI secolo.
Biblioteche e Musei:
Biblioteca comunale "Deluchiana", Biblioteca del collegio Capizzi, Biblioteca dei frati minori Salesiani, Biblioteca dei frati Cappuccini.
Altre informazioni:
-Scuole (istituti superiori): liceo classico, istituto tecnico commerciale, istituto tecnico per geometri, istituto professionale per l'industria e l'artigianato. -Gastronomia: penne al pistacchio, fillette (dolci).
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