Indice Demani


Prefazione
Generalità
Alla scoperta del Demanio
La flora
Piante ed erbe di uso medicinale e/o tradizionale.
La fauna
- Mammiferi
- Uccelli
- Anfibi e rettili
- Insetti
Considerazioni finali
Ringraziamenti
Note alla consultazione

 
REDAZIONE
 
 
 

  

PIANTE ED ERBE DI USO MEDICINALE E/O TRADIZIONALE

 
Acanthus mollis

Fam. Acanthaceae

Nome volgare italiano
ACANTO
Nome volgare dialettale
Brancussina, Erba Vavusa, Catascia
Uso principale
Medicinale-veterinario

La pianta verde triturata è utilizzata per applicazioni varie ed in particolare per i dolori articolari. E' altresì una buona cicatrizzatrice delle ferite e delle piaghe degli animali di allevamento.

 
Ampelodesmos mauritanicum

Fam. Graminaceae

Nome volgare italiano
AMPELODESMA
Nome volgare dialettale
Disa, Liana, Ciaccula
Uso principale
Tradizionale locale ed agricolo

Le foglie di questa pianta verdi o secche, le seconde previa immersione in acqua, trovano un frequente impiego nelle pratiche agricole come legacci delle piante a supporti vari e per la preparazione delle cosiddette "scope di disa", utilizzate ancor oggi per la pulizia di ambienti rustici. La disa essiccata era la materia prima per la produzione del criniu, una fibra naturale utilizzata per l'imbottitura di materassi e di sedie. Il termine "ciaccula" invece deriva dall'uso degli steli fiorali secchi che riuniti a mazzetti ed accesi somigliavano ad una fiaccola dalla fiamma molto viva anche se effimera.

 
Artemisia aborescens

Fam. Compositae

Nome volgare italiano
ARTEMISIA - ASSENZIO
Nome volgare dialettale
Erba janca, Assinziu
Uso principale
Medicinale

La pianta ha proprietà vermifughe ed aromatizzanti, oltre che aperitive. Il suo uso è ascritto per la preparazione del vermouth e per alcune bevande analcoliche. Il decotto delle foglie, ritenuto parzialmente tossico, è utilizzato per favorire i mestrui difficili.

 
Asfodelus microcorpus

Fam. Liliaceae

Nome volgare italiano
ASFODELO
Nome volgare dialettale
Purrazzu, Cannileri
Uso principale
Medicinale

I tuberi della pianta, tagliati e/o triturati, si applicano nelle piaghe per favorire la cicatrizzazione. Il decotto dei tuberi, l'unica parte utilizzabile, a mezzo impacchi si può impiegare anche nella cura delle dermatiti e nelle scottature.

 
Asparagus acutifolius

Fam. Liliaceae

Nome volgare italiano
ASPARAGO PUNGENTE
Nome volgare dialettale
Sparaciu, Sparacogna
Uso principale
Medicinale ed alimentare

I teneri germogli (turioni) bolliti e soffritti con le uova hanno un impiego alimentare noto a tutti (frittata di asparagi), mentre solo bolliti possono costituire pregiatissimi contorni ai secondi piatti a base di carne.
Il brodo di cottura sia dei turioni che delle radici, invece, ha spiccate proprietà diuretiche e depurative.
Medesimo impiego dell'asparago pungente si può attribuire all'asparago bianco - Asparagus albus.

 
Oxalis pre-caprae

Fam. Oxalidaceae

Nome volgare italiano
ACETOSELLA
Nome volgare dialettale
Auredduci, Airedduci
Usi principali
Medicinale

L'Acetosella è pianta molto comune e molto nota sia per le proprietà rinfrescanti che diuretiche.
In mancanza di acqua i fusti fiorali masticati risultano dissetanti, anche se lasciano un sapore amarognolo in bocca.
Tutte le parti verdi, pestate, hanno proprietà antinfiammatorie, da applicare sulle parti infiammate.

 
Beta vulgaris

Fam. Chenopodiaceae

Nome volgare italiano
BIETOLA
Nome volgare dialettale
Giri, Salichi, Salicheddi
Uso principale
Medicinale ed alimentare

Le foglie ed i teneri germogli, dopo la bollitura in abbondante acqua hanno un largo impiego alimentare come verdura lessata, da condire con olio extravergine. Altri usi alimentari riguardano la preparazione di frittate rustiche, dal sapore delicato.
Le foglie verdi, triturate possono essere applicate sulle dermatiti arrossate con l'effetto di lenire l'infiammazione.
Il decotto ed il brodo della bollitura risultano ottimi regolatori intestinali.

Borrago ofcinalis

Fam. Boraginaceae

Nome volgare italiano
BORRAGINE
Nome volgare dialettale
Urrania, Vurrania, Vurrani

Uso principale
Medicinale ed alimentare

La pianta tutta, tranne le radici, ha proprietà diuretiche, depurative, antinfiammatorie ed emollienti. Le foglie e le cime fiorali in boccio, bollite, hanno un largo e diffuso uso alimentare e molto frequente, anche se definito pasto povero è la "pasta con la vurrania", alla quale si può aggiungere, in fase di cottura, un pomodoro o semplicemente salsa, per dare colore alla pietanza. Un altro uso riguarda l'impiego culinario è come verdura lessata da condire oltre che con olio anche con aglio e acciughe salate.
Il decotto, bevuto a tazzine, ha spiccate proprietà depurative e diuretiche.

 
Carlina acaulis

Fam. Compositae

Nome volgare italiano
CARLINA
Nome volgare dialettale
Masticogna, Fanicauru

Uso principale
Medicinale

La radice, unica parte della pianta utilizzabile, presenta spiccate proprietà diuretiche, amaricanti e digestive. Il decotto, preso a tazzine, è indicato nei casi di inappetenza e di digestione lenta e difficile. Nella radice sono presenti sostanze ad azione disinfettante, per cui la polpa tritata può essere applicata a mezzo impacchi con successo come disinfettante

Cichorium intybus

Fam. Compositae

Nome volgare italiano
CICORIA
Nome volgare dialettale
Cicoria rizza, Cicoria ri muntagna
Uso principale
Medicinale ed alimentare

La pianta tutta, tranne la radice, trova largo impiego alimentare come verdura lessata da condire con olio. Il suo sapore amaro, talvolta sgradito al palato, risulta invece utile per le sue ottime proprietà digestive e diuretiche. Il decotto delle foglie, bevuto a tazze, presenta anche proprietà depurative e disintossicanti.

 
Centaurea calcitrapa

Fam. Composiatae

Nome volgare italiano
CENTAUREA
Nome volgare dialettale
aprocchiu, Attareddi

Uso principale
alimentare

La pianta trova impiego esclusivo nell'alimentazione. Si raccolgono le piante giovani, prima della fioritura, resecandole al colletto, per cui tutte le fitte foglie basali a rosetta si bolliscono e dopo la cottura in acqua salata si consumano come verdure lessate, da condire con olio. Il gusto è amaricante e presenta proprietà digestive diuretiche. le foglie bollite, passate prima nell'uovo e poi nella mollica o nella farina, dopo adeguata frittura, sono un ottimo contorno per le carni.

 
Calendula arvensis

Fam. Composiatae

Nome volgare italiano
CALENDULA - FIORRANCIO
Nome volgare dialettale
Carennula, Erva ri San Cosimu

Uso principale
Medicinale

Le foglie ed i fiori in boccio presentano proprietà antispasmodiche, antinfiammatorie e lenitive.
Le parti verdi della pianta pestate e triturate trovano impiego come cicatrizzanti.
Gli impacchi di calendula trovano impiego per le pelli arrossate e per le scottature.

 
Edera Helix

Fam. Araliaceae

Nome volgare italiano
EDERA
Nome volgare dialettale
Eddira, Leddira, Idira

Uso principale
Medicinale

Le foglie dell'edera contengono molti principi attivi ed il loro impiego sotto forma di decotto, risulta espettorante, sedativa della tosse ed anche antinevralgico. L'infuso di foglie, dopo il normale shampoo, versato nei capelli dona loro maggiore brillantezza e li scurisce.

 
Eryngium campestre

Fam. Umbelliferae

Nome volgare italiano
ERINGIO - CALCATREPPOLA
Nome volgare dialettale
Pani cauru 'nsalata ri scecchi
Uso principale
Alimentare e medicinale

Questa pianta è nota per il suo impiego alimentare, anche se sono note le sue proprietà diuretiche, lassative e digestive.
Il decotto medicinale si prepara con la radice.
I germogli teneri crudi si possono consumare come insalata.

 
Euphorbia dendroides

Fam. Euphorbiaceae

Nome volgare italiano
EUFOBIA
Nome volgare dialettale
Camarruni, Lattuni

Uso principale
Tradizionale locale

Le piante di euforbia sono rinomate per la loro tossicità a motivo del lattice bianco che fuoriesce e dai fusti e dalle foglie che nelle mucose o nelle pelli delicate può provocare fastidiosissimi rigonfiamenti cutanei.
Un uso tradizionale locale di questa famiglia di piante aventi tutte la stessa caratteristica presenza del lattice bianco, è `per attassare le nache", cioè una sorta di avvelenamento delle acque stagnanti in pozze di fiumi e torrenti che provocando la carenza quasi istantanea dell'ossigeno dell'acqua riporta in superficie tutti i pesci presenti che si possono catturare con un semplice retino da pesca. Trattasi in verità di una metodologia parecchio in voga nel passato e ora in disuso, per fortuna, anche tra quanti vivono a tempo pieno la campagna e lo scopo principale era per la cattura delle anguille. L'impiego dell'euforbia in vasche ed abbeveratoi serviva per la depurazione delle stesse dalle sanguisughe e da tutti gli insetti acquatici infestanti delle acque. L'unica controindicazione delle acque "attassate" era che le stesse per un certo periodo non potevano essere utilizzate per l'abbeverata degli animali che istintivamente le rifiutavano. Analogo impiego aveva un'altra specie di euforbia: Euphorbia characias ed Euphorbia mirsinites denominati volgarmente col nome dialettale di Rizziteddu ".

 
Ferula communis

Fam. Umbelliferae

Nome volgare italiano
FERULA
Nome volgare dialettale
Ferra, Finucchiazzu

Usi principali
Usi tradizionali locali

La pianta di ferula, molto nota e molto diffusa in tutti gli ambienti, dal piano litorale al piano montano, trova impiego in diverse attività artigianali locali. Gli steli secchi possono essere utilizzati per la costruzione di piccoli manufatti rustici, tra cui gli sgabelli che sono molto resistenti. La raccolta degli steli è consigliata prima dell'estate, alla fine della fioritura subito dopo l'allegagione dei semi, periodo in cui la pianta non è stata attaccata da insetti minatori.
La ferula è pianta altresì abbastanza nota a tutti perché correlato con la presenza del cosiddetto "funciu ri ferra" che cresce alla sua base in aprile/maggio e subito dopo le prime piogge autunnali, un fungo molto ricercato per la sua bontà culinaria.

 
Foeniculun vulgare

Fam. Umbelliferae

Nome volgare italiano
FINOCCHIO SELVATICO
Nome volgare dialettale
Finocchiu ri muntagna, Finocchiu

Uso principale
alimentare e medicinale

Il finocchio selvatico è pianta conosciutissima ed utilizzata da sempre sia nell'alimentazione che in medicina per le proprietà diuretiche, digestive, antisettiche ed espettoranti. L'uso dei teneri germogli in cucina è rinomato per la preparazione della "pasta con le sarde" e per la preparazione di minestroni di verdure miste in cui la presenza del finocchietto, conferisce un gusto diverso, gradito a tutti. I semi, pur essi impiegati in cucina, devono essere "`granati", cioè allegati e trovano impiego sia freschi che secchi per la preparazione di insaccati e delle salsiccie in particolare.
Per uso medicinale, viene preparato il decotto con le parti verdi.

Cynodon dactylon

Fam. Graminaceae

Nome volgare italiano
GRAMIGNA
Nome volgare dialettale
Ramigna

Uso principale
Medicinale

L'uso della gramigna è antico quanto il mondo e le proprietà attribuite alla pianta sono diuretiche, antinfiammatorie, depurative e rinfrescanti. Rinomato è l'impiego del decotto di gramigna per l'espulsione di piccoli calcoli renali. Per la preparazione del decotto si usano i fusti sotterranei. Le parti verdi della gramigna sono un ottimo foraggio per il bestiame di allevamento ed è pianta molto apprezzata dai conigli selvatici e dalle lepri.

 
Hypericum per oliatum

Fam. Guttiferae

Nome volgare italiano
IPERICO
Nome volgare dialettale
Brunnulidda, Erva ri San Giuvanni

Uso principale
Medicinale

L'iperico è pianta nota nella medicina popolare per le sue proprietà cicatrizzanti ed antinfiammatorie. Il preparato di fiori ha proprietà digestive e vermifughe.

 
Inula viscosa

Fam. Compositae

Nome volgare italiano
INULA
Nome volgare dialettale
Brucara, Erva maisa

Uso principale
Medicinale

L'Inula, pianta da sempre nota alle popolazioni agricole per le sue fioriture quasi spettacolari alla fine dell'estate e per la presenza di peluria untuosa nelle foglie e nei fusti, trova impiego come cicatrizzante ed emostatico.
Le foglie verdi, la parte più indicata della pianta, pestate e tritate si applicano sulle ferite, risultando una buona sostanza cicatrizzante, sia per gli uomini che per gli animali d'allevamento.

 
Linum usitatissimum

Fam. Linaceae

Nome volgare italiano
LINO SELVATICO
Nome volgare dialettale
Linu, Linu primintiu

Uso principale
Medicinale

Il lino selvatico è stato da sempre considerato da quanti abitano e vivono la campagna come un buon antinfiammatorio ed un buon regolatore intestinale.
Di questa pianta si raccolgono i semi. Contro la stitichezza si macinano i semi di lino, si prepara l'infuso e si beve a tazzine. L'infuso si prepara lasciando macerare un cucchiaio di semi in un bicchiere d'acqua per tutta la notte.

 
Malva sylvestris

Fam. Malvaceae

Nome volgare italiano
MALVA
Nome volgare dialettale
Marva, Panuzzi

Uso principale
Medicinale
Premesso che nel passato la pianta, nelle sue parti tenere era consumata anche come verdura da insalata, i fiori, le foglie ed i fusti teneri nella medicina popolare si usano per le proprietà rinfrescanti e lassative.

 
Origanum heracleoticum

Fam. Labiatae

Nome volgare italiano
ORIGANO
Nome volgare dialettale
Rianu, Riganu, Riniu, Ariganu

Uso principale
Alimentare e medicinale
Pianta conosciutissima, tipica del meridione d'Italia, è nota per le sue proprietà medicinali quale ottimo digestivo, ma il suo uso principale è esclusivamente alimentare, essendo in grado, anche a piccole dosi, di insaporire diverse vivande. Il principio attivo che ne fa una pianta officinale è un olio essenziale, il tinolo, molto apprezzato nella cucina mediterranea e indispensabile per alcune pietanze. Della pianta di origano si raccolgono le sommità fiorite, che si fanno essiccare in luogo asciutto. I preparati a base di origano, sia in forma polverulenta che come infusi, sono buoni digestivi perché stimolano la secrezione gastrica e in alcuni casi sono anche sedativi della tosse. L'origano secco si può macerare nell'acqua e si preparano i decotti, se invece si lascia macerare nel vino rende questa bevanda indicata come aperitiva e/o digestiva, da sorseggiare prima o dopo i pasti.

 
Ruscus aculeatus

Fam. Liliaceae

Nome volgare italiano
PUNGITOPO
Nome volgare dialettale
Spinapruci, Sparaciu tronu

Uso principale
Medicinale ed alimentare
Pianta rinomata per le proprietà astringenti e diuretiche, il pungitopo viene considerato il parente selvatico dell'asparago comune, con cui condivide alcune utilizzazioni culinarie.
Le frittate dei teneri germogli di pungitopo sono buone ma leggermente amare, rispetto all'asparago comune. Prima della preparazione a frittata i turioni vanno leggermente sbollentati.
Il rizoma si usa per la preparazione del decotto di uso medicinale ed in particolare come astringente e diuretico.

 
Ruta chalepensis

Fam. Ruraceae

Nome volgare italiano
RUTA
Nome volgare dialettale
Rruta, Aruta

Uso principale
Medicinale
La ruta è da sempre pianta rinomata per le proprietà vermifughe. Le parti verdi immerse nel vino rendono la bevanda digestiva.
E' uso far odorare la pianta o parte di essa, fresca, ai bambini a cui è stata diagnosticata la presenza di vermi intestinali e della tenia in particolare, allo scopo di favorirne l'espulsione. Il metodo non è sempre efficace, ma si usa attuarlo per onorare la tradizione popolare.
La ruta posta vicino l'uscio o semplicemente un ramo secco della pianta si dice che serve per allontanare le vipere ed i serpenti.

 
Rosmarinus oicinalis

Fam. Lamiaceae

Nome volgare italiano
ROSMARINO
Nome volgare dialettale
Rosanarina, Rusmarinu

Uso principale
Medicinale ed alimentare
Il rosmarino è una pianta officinale tra le più note da sempre sia per le proprietà medicinali, sia per le proprietà aromatiche e non ultime anche alimentari. Un ramoscello di rosmarino fresco o secco non manca mai nella cucina mediterranea perché largamente utilizzata negli arrosti ai quali conferisce gusto ed aroma molto gradevole. Il decotto ha proprietà antispasmodiche e stimolanti.
 

Rhus coriaria 

Fam. Anacardiaceae

Nome volgare italiano
SOMMACCO
Nome volgare dialettale
Summaccu

Usi principali
Uso locale/conciante
Pianta un tempo oggetto di specifica coltivazione intensiva, anche se spontanea, in terreni catastati col termine specifico di "somaccheti", veniva raccolta verso la fine dell'estate e posta ad essiccare in apposite aree denominate "aree summaccu", ove i fasci venivano battuti per ricavarne le foglie sminuzzate e quindi raccolte, insaccate ed avviate alle concerie per l'estrazione del tannino. Ad un periodo di auge è succeduta la decadenza più totale per questa pianta e solo recentemente il sommacco sembra riconquistare il terreno perduto potendosi assistere ad una ripresa commerciale, anche se modestissima, del prodotto secco per la produzione di sostanze concianti e coloranti naturali.

 
Thymus spinolosus

Fam. Lamiaceae

Nome volgare italiano
TIMO SICILIANO
Nome volgare dialettale
Rianeddu
Uso principale
Cosmetico
Il timo siciliano, parente del timo vero e proprio, non trova analoghi impieghi di quest'ultimo nella farmacopea ufficiale, però fa parte delle piante officinali di second'ordine perché utilizzata per bagni balsamici miscelato con il rosmarino ed i petali di rosa, praticati con maggiore frequenza nel mese di maggio come rigenerante della pelle.

 
Urgenea maritima

Fam. Liliaceae

Nome volgare italiano
URIGINEA, SCILLA MAGGIORE
Nome volgare dialettale
Cipuddazzu

Uso principale
Uso locale: Rodenticida
L'uso locale di questa pianta è limitata all'impiego del bulbo tagliato a fette o semplicemente in due metà, il cui odore di cipolla, molto forte, da cui il nome dialettale, è sfruttato come topicida nelle cantine ed in tutti i tipi di magazzini agricoli.

 
Verbena officinalis

Fam. Verbenaceae

Nome volgare italiano
VERBENA
Nome volgare dialettale
Birbinia, Addinedda

Uso principale
Medicinale
Pianta rinomata per le proprietà febbrifughe, diuretiche e depurative viene in verità poco utilizzata nella medicina popolare per la scarsa tolleranza ai principi attivi propri della pianta che risultano sgradevoli ai più. Le tisane infatti vanno utilizzate con moderazione e molta accortezza e per aggiustare il sapore si può aromatizzare con il limone.

 
Anthyllis vulneraria

Fam. fabaceae

Nome volgare italiano
VULNERARIA
Nome volgare dialettale
Sudda ri capra, Cricchia ri addu

Uso principale
Medicinale
La pianta di vulneraria è pianta ben accetta dal bestiame pascolante come foraggio tra i più nutrienti, ma nella medicina popolare è conosciuta per le sue proprietà cicatrizzanti ed antinfiammatorie. Le parti verdi della pianta pestate si usano per fare impacchi nelle ferite sia dell'uomo che degli animali di allevamento.
 

 

 

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