LA SUGHERA (Quercus suber L.)

Sin. quercia da sughero. Fr. chéne liège;; sp.. alcornoque; ingl. cork tree, cork oak; ted. Korkbaum, Korkeiche.


CARATTERI BOTANICI

Nel gen. Quercus secondo i inquadramento sistematico di R. Corti (1955) la sughera è un componente della sezione Suber. Secondo Fiori la Q. suber comprenderebbe tre varietà: typica, bivoniana e serotina. All'interno della var. typica stanno emergendo nuove entità, che per ora vengono definite forme. Valsecchi (1974) ha individuato nella sola Sardegna le seguenti entità botaniche: a ghianda piccola (forme microcarpa, brevicupulata e kraspedata); a ghianda media (forme brevisquama, genuina, longicolyx, doligocarpa e poliisosquama) a ghianda grossa (forme macrocarpa, crinita e subcrinita) L'individuazione delle singole forme è stata effettuata attraverso l'esame morfologico della cupola e delle squame che la ricoprono e al rapporto-di grandezza del seme rispetto a essa. Uno studio, intrapreso in collaborazione fra la Stazione sperimentale del sughero e l'istituto di botanica della facoltà di Scienze dell'Università di Padova, tende a confermare in maniera definitiva queste modificazioni sistematiche con l'ausilio di analisi palinologiche, fenologiche e cromosomiche, servendosi anche della microscopia elettronica.
La sughera è una pianta sempreverde che può raggiungere dimensioni notevoli elevandosi talvolta fino a 25-30 m in altezza e fino a 2-3 m di diametro. Il suo portamento si diversifica a seconda che la pianta sia cresciuta in bosco o isolata. Nel primo caso lo sviluppo dei rami resta contenuto e la chioma si presenta compatta, pur restando sempre un certo spazio fra ramo e ramo. Nelle piante isolate invece i rami si sviluppano molto vigorosamente, raggiungendo dimensioni notevoli. In questo caso la chioma appare più aperta, spesso con spazi vuoti fra ramo e ramo. La corteccia è fortemente
sugherosa e profondamente screpolata. Le foglie hanno picciolo relativamente corto, dimensioni abbastanza piccole, aggirandosi attorno ai 3-5 cm di lunghezza e a 1,5-3 cm di larghezza, consistenza coriacea, colore verde cupo nella pagina superiore e aspetto bianco-tomentoso in quella inferiore, margine denticolato oppure anche mucronato o spinoso, e sono persistenti e durano sulla pianta fino a tre anni. Come tutte le querce anche la sughera è una pianta monoica i cui fiori sono diclini; quelli maschili sono strutturati in amenti penduli mentre quelli femminili si presentano in spighette erette. La fioritura avviene in primavera, in periodi molto variabili nella var. 07pica e ancor più nelle varietà bivoniana e serotina, con distacchi fra una forma e l'altra talvolta anche superiori a un mese nello stesso ambiente. La fecondazione è incrociata e l'impollinazione anemofila. I frutti, sostenuti da un breve peduncolo, sono parzialmente racchiusi in una cupola; hanno forma bislunga e ovale, lunghezza fra 2 e 4,5 cm, larghezza fra 1,5 e 2 cm; sono dotati di un mucrone tomentoso e il loro colore è bruno rossastro. La cupola e un elemento importante soprattutto da un punto di vista sistematico; secondo alcuni autori (Camus, Vicioso) le differenze genetiche delle sughere sono determinate dalle caratteristiche della cupola e segnatamente dalla frazione di seme in essa racchiusa dal tipo delle squame, dalla lunghezza, dal colore, dal fatto di essere libere o appressate, ecc. Le ghiande maturano generalmente in autunno e possono essere annuali o biennali.


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