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San Benedetto Abate

Militello Val di Catania 

dal 5 al 12 luglio 2002

  

Benedetto nacque a Norcia intorno al 480. Compì i suoi studi letterari a Roma, dove rischiò di farsi coinvolgere dalla corrotta gioventù romana e per questo motivo si trasferì con la sua nutrice a Enfide (l'odierna Affile). Qui compì il suo primo miracolo aggiustando un vaglio in legno (la nutrice di Benedetto chiese in prestito un setaccio, che accidentalmente si ruppe, Benedetto, viste le lacrime di dispiacere della donna, lo ricompose miracolosamente). Intorno al 500 si ritirò in una grotta nei pressi di Subiaco dove iniziò la vita eremitica.

Venerato per la sua virtù, Benedetto, secondo la tradizione, viene invitato da una comunità di monaci di Vicovaro ad assumere il governo del monastero. I tentativi di Benedetto di creare i presupposti per una nuova vita spirituale si infrangono contro l'ostinata volontà dei monaci, che tentano di ucciderlo con una coppa di vino avvelenato. Benedetto abbandona così Vicovaro e ritorna allo speco di Subiaco. Egli ben presto comprende la necessità di abbandonare definitivamente la vita ascetica per dedicarsi all'insegnamento. Fonda così dodici piccoli monasteri. La fama di Benedetto si diffonde anche presso la nobiltà romana, ma la gelosia e l'avversione per il successo che Benedetto riscuote tra i giovani, spinge un monaco di nome Fiorenzo a tentare di ucciderlo con del pane avvelenato. Il piano però non riesce e Benedetto decide allora di abbandonare tanta malvagità e di trasferirsi in un altro luogo, per edificare una nuova casa. Assicurato un definitivo assetto alla comunità sublacense, Benedetto inizia il suo viaggio verso l'antica città di Cassino, dove  approda tra il 525 e il 529 e si dedica alla costruzione del nuovo monastero, dove resterà per sempre, dedito alla definizione della sua Sancta Regula.

La tradizione vuole che Benedetto muoia a Montecassino nel 547, il 21 di marzo. Nel 1964 Papa Paolo VI lo proclamò "Patrono d'Europa".

(A cura di M.T. Sicurella)

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