FATTORI BIOTICI (fauna e flora)
GHIANDAIA
Garrulus glandarius
Famiglia Corvídae
Uccello dei boschi che si spinge anche nei parchi urbani e nei giardini. In autunno fa scorte di ghiande, che seppellisce e poi dissotterra durante l'inverno o la primavera, per mangiarle quando il cibo è scarso. E in grado di trasportarne 4-5 per volta trattenendole in una sacca sotto la gola e nel becco. Le ghiande non utilizzate, a contatto con la terra, germinano e danno origine ad altri alberi. Da questo comportamento deriva il nome volgare e quello della specie (glandarius). Il nome del genere (Garrulus, chiaccherone) si riferisce al suono forte e aspro che emette per richiamo. Come gli altri Corvidi, la ghiandaia ha una sorprendente adattabilità. Mangia di tutto, dai bruchi ai piccoli roditori, dagli insetti ai semi, dai giovani serpenti ai piccoli pulcini. Quando è piena di pulci si posa su un formicaio attivo e dispiega le ali per farsi assalire dalle formiche che, con il loro acido formico, fungono da buon insetticida (bagno di formiche). Quando si sposta a terra compie dei voli saltellanti. In volo è più facile riconoscerla perché alla base delle penne primarie vi è una macchia blu. I suoi nemici naturali sono la volpe, la martora, il falco pellegrino, la poiana. Le sue uova vengono spesso saccheggiate da altri corvidi come la cornacchia, la gazza e forse da altre ghiandaie. Questi uccelli, infatti, sono sospettati di saccheggiarsi reciprocamente i nidi.
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