FATTORI BIOTICI (fauna e flora)
ISTRICE
Hystríx cristata,
Porcuspinu
Famiglia Hystricidae
I suoi aculei bianchi e neri sono spesso tutto ciò che possiamo osservare dell'istrice durante una escursione. Crepuscolare ed erbivoro, di giorno vive in tane sotterranee o in grotta, la notte esce alla ricerca di radici, bulbi, frutti, tuberi. Non è difficile incontrare una pianta di asfodelo o di scilla sradicata dall'istrice per consumare tubercoli o bulbi. Quando mangia il roditore tiene fermo il cibo con le zampe anteriori. A
parte i cani randagi, l'istrice non ha altri predatori. In Europa la specie è presente solo in Italia, particolarmente in Sicilia. Sugli Iblei è presente dalla costa sino a Monte Lauro, prediligendo le val li. Nell'ultimo ventennio la popolazione si è diffusa verso nord, ai lati della dorsale appenninica. In funzione dell'origine, alcuni zoologi ritengono che l'istrice sia autoctono, affermando che in Italia è stato sempre presente fin dal tardo Pleistocene. Secondo altri, le popolazioni del Pleistocene si sono estinte durante l'ultima glaciazione e la specie è stata reintrodotta dai Romani dal nord Africa per le carni pregiate e per i combattimenti circensi contro i grossi carnivori. La specie è protetta ma sono ancora in molti a organizzare battute di caccia notturna, mantenendo in vita inutili tradizioni gastronomiche. Quando l'animale è spaventato cerca di sembrare più grande gonfiando la criniera e aprendo a raggiera gli aculei. In questa situazione alcuni aculei possono staccarsi per le forti contrazioni muscolari ma non vengono lanciati intenzionalmente.
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