FATTORI BIOTICI (fauna e flora)
MARTORA
Martes martes,
Matturina
Famiglia Mustelidi
Spesso alcune persone riferiscono di aver visto per pochi attimi un anima le che assomigliava a un gatto, agile, magro, dalla coda folta e pelliccia bruna, con una macchia gialla sotto la gola. E la martora. Mammifero prevalentemente arboricolo, la martora predilige il bosco alternato a praterie aperte con cespugli e arbusti, purché ricchi di roditori e uccelli che sono le sue prede, ma anche la macchia mediterranea con querce, ginestra e rocce affioranti. In Sicilia, in mancanza di altri mustelidi competitori (faina, puzzola, ecc.), la martora allarga il suo areale di distribuzione e frequenta anche uliveti e carrubeti. Molto elusiva, è più facile incontrare le impronte delle sue zampe con la traccia delle unghie non retrattili. Le unghie gli consentono di saltare da un albero all'altro ma, non potendo ruotare le caviglie, non può scendere i tronchi a testa in giù come fanno gli scoiattoli. Ha una dieta onnivora e assai varia. Mangia more, funghi a numerose bacche. Al crepuscolo scende dagli alberi per predare arvicole, topi, ghiri ma anche animali più grossi come il coniglio selvatico. Non disdegna animali morti, che può nascondere sotto un tronco o un masso come riserva alimentare. In Sicilia la martora è molto meno rara che nel resto d'Italia. I maschi marcano il territorio depositando gli escrementi bene in vista. Durante la stagione riproduttiva i maschi sconfinano nel territorio altrui alla ricerca delle femmine. Con gli artigli e i denti aguzzi potrebbero infliggersi gravi ferite, invece preferiscono assumere posizioni minacciose, ringhiando e soffiando come i gatti. Tra giugno e agosto la martora si accoppia ma i piccoli nascono dopo 7 mesi per via di un meccanismo curioso chiamato "impianto ritardato". In pratica la femmina dopo poche settimane dall'accoppiamento arresta la crescita dei piccoli per sei mesi affinché nascano in primavera quando il cibo è più abbondante.
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